
SCHEDA PERSONAGGIO: Rush
Rush era un ragazzo che, a prima vista, sembrava ordinario, proprio come tanti altri. Tuttavia, dentro di lui si nascondeva una fiamma che non riusciva a spegnere, un desiderio ardente di libertà e di giustizia.
Cresciuto in un mondo dove l’oppressione e la mancanza di diritti erano la norma, Rush sentiva ogni giorno il peso di una vita priva di sogni e speranze. Non riusciva a sopportare la sottomissione che gli altri accettavano senza battere ciglio.
Già da bambino, era diverso: mentre gli altri chinavano il capo di fronte all’autorità, lui si ribellava, incapace di considerare giusto lo stato delle cose.
Questo suo atteggiamento, però, gli costò caro. Nel corso degli anni, subì punizioni dure: pestaggi brutali e ripetuti periodi di prigionia divennero parte della sua vita. Nessuno sembrava apprezzare il suo spirito indomabile.
Da un lato, i rappresentanti del potere lo consideravano una minaccia costante, mentre dall’altro, i suoi coetanei lo odiavano per averli trascinati nei suoi problemi, temendo che la sua ribellione mettesse tutti in pericolo.
La sua vita prese una svolta ancora più drammatica quando divenne uno schiavo personale del re.
Nonostante la sua condizione di schiavo, però, il sovrano lo trattava con un riguardo particolare, forse affascinato dal suo spirito ribelle che lo distingueva da tutti gli altri. Ma anche in quel periodo, Rush non si piegò mai.
Ogni giorno era una battaglia per mantenere la propria integrità, per non lasciarsi schiacciare. Solo e oppresso, la sua sofferenza crebbe, ma la sua volontà rimase intatta.
Un evento fortuito (di cui parleremo più avanti) gli permise di fuggire, e da quel momento si rifugiò nella “Foresta del Crepuscolo”, dove ha vissuto per anni, allenandosi e cercando di sopravvivere.
Con il tempo, però, Rush iniziò a perdere di vista il suo passato, dimenticando chi fosse veramente e quali fossero i suoi obiettivi.
L’isolamento lo portò a estraniarsi da sé stesso, a chiedersi addirittura perché continuasse a lottare per rimanere in vita. Eppure, nonostante tutto, il fuoco dentro di lui non si è mai spento del tutto.
Anzi, forse deve ancora raggiungere il suo massimo potenziale.